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Può il polmone riparare sé stesso quando subisce un danno?

In passato si pensava che solo alcuni tessuti del corpo umano si potessero rinnovare (es. pelle, epitelio del tratto gastro-enterico, etc.).

Oggi invece si sa che tutti i tessuti possono rinnovarsi, anche se con ritmi differenti; questo perché hanno al loro interno delle speciali cellule che possono moltiplicarsi al fine di rigenerare il tessuto: si tratta delle cellule staminali.

La rigerenazione del polmone:

Negli ultimi anni si è iniziato a parlare della rigenerazione del tessuto polmonare. Un pò come accade con la coda della lucertola, in alcuni esperimenti sui topi si è potuto constatare che, asportando uno dei due polmoni, l’altro cresce di dimensioni in rapporto alla parte asportata dando origine, di fatto, alla rigenerazione del polmone con la vascolarizzazione del nuovo tessuto.

La dimostrazione della rigenerazione nell’uomo si ebbe nel 2012 quando, sulla rivista New England Journal of Medicine, venne pubblicato un articolo relativo ad un caso di una donna di 33 anni, alla quale venne asportato il polmone destro per un tumore polmonare. Subito dopo l’intervento, la capacità respiratoria della donna si ridusse drasticamente (la capacità respiratoria può essere misurata con una spirometria, un esame semplice, veloce, non invasivo e disponibile presso l’ISBEM).

A distanza di 15 anni, in questa donna, che nel frattempo condusse una vita regolare dedicando anche tempo all’attività fisica, la capacità polmonare migliorò di gran lunga, fino a ritornare a livelli di normalità. Ciò fu ben visibile grazie alla Risonanza Magnetica, con cui si verificò che nel tempo ci fu una graduale crescita del tessuto del polmone rimasto.

Come mai?

Gli stessi autori di questo studio hanno inizialmente avanzato l’ipotesi che il polmone ha la potenzialità di aumentare il numero delle proprie cellule quando queste vengono ad essere ridotte, proprio come accade dopo l’asportazione di un polmone.

Sempre sulla stessa prestigiosa rivista scientifica venne inviato un caso-studio simile condotto su un’altra donna fumatrice di 60 anni a cui venne asportato un polmone, ma il risultato era che la capacità polmonare nel tempo non aumentava come nella ragazza di 33 anni. La differenza era che il polmone era più largo ma a causa dell’enfisema, ad aumentare non era il numero di cellule funzionanti e quindi la capacità polmonare ma aumentava la malattia. Evidentemente le cellule staminali delle vie aeree come le cellule basali hanno la loro funzione di rigenerazione polmonare all’occorrenza per buona parte della vita e col tempo perdono la loro capacità.

Dal 2012 ad oggi la ricerca è andata avanti e con un articolo pubblicato quest’anno su Protein & Cell per la prima volta, alcuni ricercatori dell’ Università di Tongji in Cina hanno rigenerato i polmoni danneggiati dei pazienti, utilizzando il trapianto autologo di cellule staminali polmonari in uno studio clinico pilota.

 


 


Se vuoi approfondire la tematica delle malattie polmonari, ne parlerà il Prof. Marco Confalonieri in occasione della conferenza che si terrà questa sera all’ISBEM.

 


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